lunedì 15 giugno 2015

i sapori salentini: "Ciceri e Tria"

"Ciceri e Tria" è un piatto tipico della cucina salentina, la parte meridionale della Puglia.
E' una cucina definita "povera", che ha imparato durante i secoli a fare largo uso dei prodotti che la terra offre: cereali, legumi, verdure selvatiche ma anche qualità di uva eccelse per realizzare vini come il Primitivo o il Negroamaro, e come dimenticarsi poi delle distese di ulivi da cui si ricava il pregiato olio extravergine d'oliva?  Una cucina tutt'altro che povera quella del Salento, è ricchissima di eccellenze e di piatti prelibati. Nella Guida eno-gastronomica del Salento , da dove ho preso spunto per realizzare questa ricetta, potete trovare altre informazioni, approfondimenti, storie, e ricette riguardo la cucina salentina.




Quello che vi propongo oggi è un piatto basato sull'uso dei ceci (ciceri) e della pasta (tria), non una pasta qualunque ma una sorta di tagliatella di acqua e farina, senza uova. La sua storia  è molto antica e risale fin dall’era classica alla tradizione araba.
Nasce probabilmente per un’usanza derivata dall’equinozio di primavera, quando gli arabi usavano cucinare i legumi più vecchi per accogliere in seguito i nuovi. Il nome “tria” è accertato derivare da “itrya”, che vuol dire in arabo “pasta fritta”.

In seguito, attorno al XI, XII secolo, si diffuse in terra siciliana per poi espandersi al Salento, dove con le opportune variazioni è diventato uno dei pezzi forti della gastronomia. È anche considerato il “piatto dei poveri” per eccellenza della tradizione salentina, questo perché un tempo ogni anno, in occasione della festa di San Giuseppe, venivano allestite lunghe tavolate che offrivano Ciceri e Tria a chi non aveva di che sfamarsi.

Veniamo alla preparazione!

Ingredienti

200 gr ceci interi
300 gr semola di grano duro
150 ml acqua
rosmarino
olio extravergine d'oliva
sale
pepe


1) La sera prima mettete a bagno i ceci interi con acqua fredda.
Il giorno dopo togliete l'acqua in cui sono stati a bagno, sciacquateli, metteteli in una casseruola, copriteli con acqua e lasciateli cuocere per circa 1 ora e mezza insieme a due rametti di rosmarino.

2) Per la preparazione della pasta, mettete 300 gr di semola di grano duro in una terrina e mescolatela insieme a 150 ml di acqua. Per questo passaggio dovrete impastare con le mani per ottenere una palla, che dovrete lasciar riposare una mezzora. Trascorsa la mezzora prendete l'impasto e stendetelo su una sfoglia sottile con l'aiuto di un mattarello, tagliate la pasta circa 1,5 cm di larghezza.

3) Quando i ceci saranno cotti, prelevatene 3 cucchiai e frullateli insieme a 4 cucchiai di acqua di cottura dei ceci. Il composto dovrà essere liscio ed omogeneo, non troppo duro.
Trasferite il composto in una padella in cui andrete poi a mescolare la pasta, e uniteci anche 2 cucchiai di ceci interi (o di più, a vostro piacimento).

4) Scaldate l'olio e friggete una manciata di pasta, ovvero la "tria" (dovrete calcolare circa 3-4 tagliatelle fritte a piatto)

5) Portate a bollore l'acqua e cuocete per pochi minuti le tagliatelle. Scolatele e unitele nella padella con i ceci e il composto di ceci creato prima. Mescolate, disponete nei piatti e uniteci la tria fritta e una spolverata di pepe nero.


Preparare in casa un piatto tipico regionale è un'esperienza che apre i confini delle vostre mura casalinghe ma se di quel piatto ve ne innamorate in modo particolare, allora occorre gustarlo sul posto! Ci sono riti e altri fattori che caricano di altro gusto un piatto, per chi di voi volesse andare in Salento ecco un articolo da cui trarre spunto per alloggi direttamente sul mare: http://www.nelsalento.com/blog/16-hotel-in-salento-veramente-sul-mare/


Ringrazio l'azienda Agribosco che mi ha fornito le materie prime per realizzare questa ricetta. Materie prime biologiche, senza le quali la realizzazione e la riuscita di questo piatto non sarebbe stata la stessa.
Potete acquistare la semola di grano duro biologica delle puglie e i ceci biologici delle marche, dal loro shop online Agribosco

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venerdì 29 maggio 2015

Water Cake al cioccolato


Una torta all'acqua?? Si, si puó fare ed è anche buonissima! Questa ricetta è facilissima e leggera, senza uova nè burro..adatta quindi a chi è a dieta o è allergico a questi due ingredienti.. Ideale per la colazione o la merenda! 


Ingredienti

250 ml di acqua 
225 gr di farina 00
1 cucchiaio di lievito
1 cucchiaio di cacao amaro 
150 gr di zucchero 
5 cucchiai di olio EVO (oppure olio di semi) 
zucchero a velo q.b

In una terrina mescolare gli ingredienti liquidi (acqua, olio) con lo zucchero. A parte in un'altra terrina mescolare farina, lievito e cacao amaro. Versare poi gli ingredienti secchi in quelli liquidi e mescolare.
Infornare a 180 per 40 minuti

Una volta raffreddata, cospargere a piacere di zucchero a velo




domenica 24 maggio 2015

Plumcake ai Frutti di bosco


L'accoppiata frutti di bosco e cioccolato è una delle cose che preferisco! Per questo ho voluto riunirli e creare questo delizioso plumcake :)

Per realizzare questa ricetta ho usato la farina di farro, che secondo me è ottima per i dolci dato che tra tutte le farine provenienti da cereali, è secondo me la più dolciastra. Ma, non solo per questo! La farina di farro è leggera e facilmente digeribile, è ricca di proteine e di vitamine del gruppo B ed inoltre contiene fibre!
Inoltre questo plumcake non contiene nè uova, nè burro, nè latte...è quindi adatto a chi è allergico e ai vegani :)






Ingredienti

200 gr farina di farro
150 gr acqua
130 gr zucchero di canna
50 ml di olio extravergine d'oliva
mezza bustina di lievito (8 gr)
20 gr di cacao amaro in polvere
mirtilli e lamponi
gocce di cioccolato fondente

In una terrina mescolare farina, zucchero di canna, cacao, lievito. Poi aggiungere l'acqua e l'olio e mescolare. Unire mirtilli, lamponi e gocce di cioccolato a volontà. 
Infornare a 180 per 30 minuti